Si chiama Letterio “Lillo” Munafò, nato a Lecce ma Messinese nel Dna: i suoi genitori, infatti, sono di Galati. Da 40 anni è presidente degli agenti della Carige Assicurazioni, ma forse ci tiene di più ad essere vicepresidente del Lecce Calcio. Martedì sera era in platea all’Ariston insieme alla moglie e a una coppia di amici. Ed è uno dei contestatori di Maurizio Crozza. «Non erano solo in due a contestare – dice mentre passeggia con la moglie lungo corso Matteotti – c’era tanta altra gente insieme a me». Precisa: «Io non sono un contestatore, sono una persona venuta a vedere il festival della canzone italiana e invece mi sono trovato per tre quarti d’ora a sentire il signor Crozza a parlare di questioni politiche.
In questo momento non ne abbiamo bisogno, le cose stanno andando in un modo disastroso dal punto di vista politico ed economico». E’ stato detto che era una contestazione organizzata: «Io organizzato? Sono venuto con mia moglie e una coppia di amici. Fate presente al presidente della Rai che non c’era nessuna organizzazione. S’informino chi è Letterio Munafò». Insomma, il suo messaggio è: «Basta politica al festival, perchè la gente si è stancata».