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Gdf controlla benzinai – 15% irregolari.


Automobilisti truffati dalle pompe di benzina: erogatori manomessi, abusi sul prezzo esposto, gasolio annacquato. Nel 15% dei distributori controllati dalla Guardia di Finanze nelle ultime due settimane sono state commesse irregolarità, 356 su 2.400. Nei casi più gravi sono stati denunciati 23 gestori per frode in commercio, 53 le colonnine e le pistole erogatrici sequestrato che fornivano meno di quanto indicato. Due gestori, a Palermo, ad esempio, vendevano gasolio per autotrazione risultato annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità.

In Liguria e in Sicilia sono stati sequestrati 21.079 litri di prodotti petroliferi, insieme ai distributori (i contatori delle colonnine erano stati manomessi). Altri 132 gestori sono stati sanzionati per violazione alla disciplina sui prezzi e 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. La categoria minimizza i risultati dei controlli.

“I dati sulle irregolarità – ha commentato il segretario nazionale della Fegica Cisl Alessandro Zavalloni – sono fisiologici nel commercio e nel settore, non mi sembra che ci siano differenze straordinarie rispetto a controlli del passato”. La Gdf ha anche sanzionato: 114 gestori, per violazione alla disciplina sui prezzi esposti, non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento; 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.

In 197 casi è stata avviata la procedura per la revisione degli erogatori da parte dell’Ufficio Metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti. Le frodi sui carburanti – precisa la Gdf – colpiscono non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato. Infatti, la miscelazione con prodotti petroliferi diversi, non soggetti ad imposte e di minor costo, da un lato fornisce agli utenti un prodotto scadente quando non dannoso per la meccanica, dall’ altro consente di creare “riserve occulte” di carburante venduto separatamente “in nero”.

Tra i casi più eclatanti scoperti negli ultimi mesi, quello rilevato dalle fiamme gialle di Sondrio che hanno scoperto 56 aziende lombarde e piemontesi che hanno contrabbandato da Livigno quasi 1 milione di litri di gasolio installando serbatoi supplementari nei propri camion. Infatti, la normativa consente di introdurre nel territorio dello Stato, in esenzione dal pagamento di imposte, esclusivamente il carburante contenuto nel serbatoio installato “di serie” dalla casa costruttrice. E un caso a Palermo, dove due pregiudicati avevano aperto una pompa di benzina completamente abusiva in un’area recintata, videosorvegliata e chiusa da un cancello elettrico comandato a distanza cui potevano accedere soltanto gli autotrasportatori conosciuti. Il gasolio era contenuto in cisterne nascoste in container o autocarri parcheggiati nel piazzale.

Fonte: ansa.it

Le vostre segnalazioni

CRISTINA (VE) scrive:

16 agosto 2012 alle 11:20

Finalmente un controllo veramente encomiabile, da tempo necessario e doveroso da parte dello Stato.

MARIA (PROV.ROMA) scrive:

16 agosto 2012 alle 15:30

Ci si lamenta e si chiacchiera degli irregolari stranieri che vengono in Italia a lavorare!!! MA DA CHI AVRANNO IMPARATO?

GAETANO (VICENZA) scrive:

16 agosto 2012 alle 15:48

…..che dire, se è fisiologico, ne prendo atto, allora, però, in caso di acqua nel combustibile con danni rilevanti, gestore e/o compagnia dovrebbero pagare senza cause lunghissime e dispendiose!!!!

GINO scrive:

16 agosto 2012 alle 16:23

Se a qualcuno può interessare, qui trovate un articolo che vi spiega come non farvi fregare dai benzinai furbetti:

Benzinai furbetti: come difendersi

DANIELA (ASCOLI PICENO) scrive:

16 agosto 2012 alle 19:55

lo fanno regolarmente in molti, i controlli dovrebbero esserci con più costanza. Intanto noi paghiamo…..mi piacerebbe sentire di controlli anche nella mia provincia e limitrofe

TECNOVIT scrive:

16 agosto 2012 alle 20:18

E’ proprio vero , non vi è dubbio , siamo in Italia , in galera ci va solo chi ruba una mela al supermercato, magari per vera fame.Ma vogliamo rendere pubblici nome cognome ed indirizzo preciso di questi lestofanti.

REDI scrive:

16 agosto 2012 alle 20:44

GLI AUTOMOBILISTI SONO TRUFFATI DA TUTTI!!! DA QUEI PORCI DEGLI SPECULATORI DELLA QUOTAZIONE DEL PETROLIO, DA QUESTO INFAME GOVERNO CHE HA AUMENTATO PIU’ DI TUTTI GLI ALTRI LE TASSE ED INFINE ANCHE DAGLI IMBROGLI DEI BENZINAI!! ITALIANI: NON FATE I PECORONI COME SEMPRE!!! E’ ORA DI RIBELLARSI VERAMENTE!!!!

LORENZO (SAVONA) scrive:

17 agosto 2012 alle 11:02

Per fortuna qualcosa cambia . Sarebbe utile sapere delle stazione di servizio in questione o almeno il marchio in modo che le compagnie petrolifere siano più severe con chi gestisce i loro marchi .

Sarebbe anche utile vedere le compagnie petrolifere più coinvolte sospendendo o ritirando la licenza ai gestori. Sono decisioni drastiche e spiacevoli ma servono a cambiare rotta ..

FAUSTO (MEDIO CAMPIDANO) scrive:

17 agosto 2012 alle 15:06

Sono un gestore di un distributore di carburanti,sono allibito, ho sempre pensato che noi non avessimo molte mele marce al nostro interno, non per la nostra onestà, ma perchè i controlli ci sono e le frodi(ma non l’aggiunta dell’acqua intenzionale…non si miscela con il carburante!!)come quella GRAVE di rimuovere i sigilli (poi tari la pompa in modo che dia meno carburante)sia perseguita pesantemente.I colpevoli devono essere condannati in maniera esemplare,dobbiamo (tutti quanti) smetterla di usare mezzucci o imbrogli più gravi,la giustizia deve punire ciò che a molti italiani sembra normale.

viaGdf controlla benzinai, 15% irregolari | Adico.

 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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