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Archivio mensile:agosto 2012

Digressione

disabili-treno

Lamezia Terme, 27 agosto – Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito la lettera di Nunzia Coppedé, presidente Fish Calabria, e indirizzata ai rappresentanti delle Ferrovie Moretti e Elia, oltre che a Scopelliti, Talarico e Gentile in merito al trasporto ferroviario per chi si trova in condizioni di disabilità. Ecco di seguito la lettera della rappresentante Fish Calabria:

“Sono una persona con disabilità, utilizzo la carrozzina elettronica, detta nel linguaggio delle ferrovie “carrozzina tecnologica di tipo rigido”. Sono una cliente affezionata di Trenitalia e presidente calabrese della FISH Onlus      (Federazione italiana superamento handicap), il mio nome è Nunzia Coppedè. Per anni, insieme ad altre persone con disabilità, ho lottato per la conquista del diritto di viaggiare in treno potendo usufruire di servizi adeguati. E’ stata una conquista che ha restituito a noi persone disabili l’opportunità di viaggiare in modo dignitoso e la speranza che, con il passare degli anni, i servizi migliorassero e accrescessero. Un auspicio motivato dal fatto che è aumentata moltissimo la clientela con disabilità, portando all’azienda profitto e immagine positiva.  Così non è stato, in particolare tutto ciò non si è verificato per chi come me vive in Calabria, e non abita da Napoli in su. Ho subito in questi ultimi anni, con tutti gli altri clienti della Sicilia e Calabria, disabili e non, la riduzione drastica del servizio di trasporto, l’umiliazione di chi si sente trattato in modo completamente diverso se parte dalla stazione di Napoli Centrale in poi, (materiale riciclato, toilette senza acqua, cattivi odori, ecc.). In Calabria sono pochissime le stazioni che garantiscono il servizio alle persone con disabilità, arrivare a Crotone è impossibile, arrivare a Locri, impossibile! Arrivare a Rossano, impossibile! Potrei continuare all’infinito. Se vivi a Diamante, Belvedere, Praia ecc., sei obbligato a scendere a Sapri o a Paola. Locri, Crotone, Rossano, Diamante, Belvedere, Praia, ecc., sono tutte località turistiche e per raggiungerle dalla stazione ferroviaria assistita più vicina è necessario percorrere dai 50 ai 120 km e forse più.

Alcuni esempi:

Stazione di Lamezia Terme Centrale – Stazione di Crotone 108 km;

Stazione di Paola – Stazione di Rossano 121 km;

Stazione di Reggio Di Calabria Centrale – Stazione di Locri 112 km. Sul sito delle Ferrovie dello Stato, leggiamo che le stazioni di Crotone, Gioia Tauro e Rosarno hanno il servizio di assistenza temporaneamente sospeso, la verità è che questi servizi sono sospesi ormai da anni, qualcuno ha dimenticato di togliere la parola “temporaneamente”.

Le Stazioni con servizio di assistenza della Calabria (vedi sito-web http://www.fsitaliane.it) sono: Reggio Calabria Centrale, Villa S. Giovanni, Vibo Valentia-Pizzo, Lamezia Terme, Paola, Cosenza e Catanzaro Lido in cui il servizio di assistenza è limitato ai viaggiatori che non necessitano di carrello elevatore.

Mi capita spesso di organizzare le riunioni come FISH Calabria in un hotel davanti alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale, al fine di permettere ai partecipanti con disabilità di arrivare con i treni regionali. Nel caso di ridotta mobilità la cosa funziona ottimamente, ma se il partecipante usa la carrozzina, molto spesso si vede arrivare la telefonata dall’operatore della “Sala Blu” di Reggio Calabria, a cui va riconosciuta la gentilezza,  che gli propone corse alternative perché il materiale (ovvero il treno) prenotato non è accessibile come era previsto.

La Stazione di Lamezia Terme è una delle più frequentate da persone con disabilità in Calabria, l’accesso ai binari è possibile tramite un’unica passarella, situata ad una distanza della pensilina coperta di circa 50m. Mi piacerebbe sapere se nei progetti di accessibilità previsti da RFI (http://www.fsitaliane.it – Nelle stazioni esistenti, per la realizzazione degli interventi di superamento delle barriere architettoniche e sensoriali, sulla base del Piano di Impresa di RFI è prevista una spesa di circa 10 milioni di euro all’anno) sia previsto anche l’adeguamento della Stazione di Lamezia Terme Centrale con ascensori che ci permettano di raggiungere i binari in sicurezza e senza doverci bagnare quando piove. Inoltre da quando il  servizio è passato a RFI è stata tolta la saletta del servizio clienti, gli appuntamenti vengono dati all’atrio della biglietteria, le persone con disabilità devono arrivare almeno 30 minuti prima e nell’atrio non c’è neppure una sedia, pertanto la persona con ridotta mobilità è costretta ad attendere in piedi o a sedersi sulla carrozzina in dotazione  del servizio di stazione. Nel mese di luglio è partita l’ultima novità relativa ad un sistema di prenotazione del treno per le persone con disabilità. Si tratta di un sistema in teoria altamente tecnologico ma che, tanto per cambiare, non funziona. In pochissimo tempo ci ha riportato indietro di vent’anni, cioè, ai biglietti scritti a mano. Il 24 agosto 2012, nella mattinata ho telefono alla “Sala Blu” di Reggio Calabria per la prenotazione di un viaggio per Roma. Con la solita gentilezza ed anche un pizzico di imbarazzo, mi hanno risposto che il sistema, che già nel mese di luglio mi aveva costretto a fare i biglietti a mano, ancora non funziona; pertanto mi hanno spiegato che loro potevano farmi la prenotazione del servizio e della Carrozza 3, ma il biglietto l’avrei dovuto fare in biglietteria perché il nuovo sistema non riconosce la carta blu. Ho stampato le prenotazioni che mi hanno inviato per e-mail e mi sono recata alla Stazione di Lamezia Terme Centrale per farmi fare i biglietti a mano. Questa situazione crea disagi perché è necessario recarsi alla stazione, inoltre non è possibile farsi accreditare i punti della cartafreccia, ecc. Sulla nostra pelle abbiamo imparato che, ciò che viene definito ‘momentaneo’ può durare anni e anche per sempre. Il silenzio facilita il processo di degenerazione. E poi non possiamo proprio permettere di farci cancellare, con un colpo di spugna, quei servizi conquistati dopo tanti anni di stressanti e massacranti lotte, da qui l’idea di portare alla vostra attenzione e all’opinione pubblica, alcune delle criticità che il trasporto ferroviario calabrese presenta per le persone con disabilità. Perché le persone con disabilità non possono fare i biglietti del treno sul sito-web come tutti gli altri clienti? Perché i treni regionali accessibili non sono garantiti? Perché non si alza almeno un binario nelle tante stazioni calabresi importanti, ma non assistite al fine di permettere alle persone con disabilità di salire sui treni regionali accessibili ed esenti di gradini? Come FISH Calabria siamo disponibili a discuterne alfine di affrontare le difficoltà e trovare delle soluzioni condivise.

Nunzia Coppedè – Presidente Fish Calabria

Calabria: Lettera aperta di Nunzia Coppedé su accesso ai treni per persone con disabilità.

 
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Pubblicato da su 28 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria: Consigliere regionale Rappoccio arrestato per truffa- corruzione e peculato.


 

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Reggio Calabria, 28 agosto – E’ stato arrestato all’alba di oggi dalla guardia di finanza il consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio (Lista Scopelliti presidente in quota Pri) I reati contestati sono quelli di: associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato in esecuzione. Secondo la Procura generale, che ha avocato l’inchiesta a giugno, Rappoccio avrebbe ideato un meccanismo che gli consentisse di essere eletto, e di tentare di fare eleggere al Consiglio comunale di Reggio, nel 2011, Elisa Campolo. Inoltre, attraverso la costituzione di società fantasma avrebbe promesso, in occasione delle comunali del 2011, un posto di lavoro in cambio del voto alla stessa Campolo.

Società fantasma in cambio di voti

“Un rodato e cinico meccanismo di raccolta del consenso elettorale” così riferiscono dalla guardia di finanza di Reggio Calabria sul sistema messo in campo dal consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio, del gruppo Insieme per la Calabria-Scopelliti. Il gruppo di cui fa parte Rappoccio è composto da Pri e Udeur e non è inserito nella lista Scopelliti presidente. Il meccanismo che sarebbe stato ideato da Rappoccio, secondo l’accusa,” ha operato attraverso l’attività di società strumentali che con il fine apparente di selezionare aspiranti lavoratori, ne captava e canalizzava il voto speculando sui bisogni e le aspettative di tanti giovani”. La Procura generale, accogliendo una serie di richieste avanzate da Aurelio Chizzoniti, primo dei non eletti nella lista insieme per la Calabria e presentatore anche dell’esposto che ha dato il via all’inchiesta della Procura della Repubblica, ha avocato nel giugno scorso l’inchiesta della Procura a carico di altre 17 persone che aveva già portato al rinvio a giudizio, per corruzione elettorale semplice, di Rappoccio. L’avvocato generale dello Stato Francesco Scuderi, che ha avocato le indagini, contestualmente all’emissione dell’avviso di garanzia, aveva disposto una serie di perquisizioni effettuate ai primi di luglio dalla guardia di finanza a carico di Rappoccio e di altre cinque persone, Elisa Campolo, Luigi Mariani, Domenico Lamedica, Maria Antonia Catanzariti e Loredana Tolla. Il politico, inoltre, in concorso con altri, e “attraverso la costituzione dell’ennesima società fantasma”, la Sud Energia, e l’invio di lettere a firma del presidente del consiglio di amministrazione, ha indotto in errore un gran numero di elettori cui veniva promesso, in occasione delle elezioni comunali del maggio 2011, un posto di lavoro in cambio del voto a Elisa Campolo. Il consigliere regionale è accusato anche di truffa perché, per la Procura generale, insieme agli altri indagati, avrebbe indotto circa 850 persone a iscriversi alla cooperativa Alicante pagando 15 euro ed a partecipare, con il pagamento di altri 20 euro, ad un concorso “superando il quale, a dire del Rappoccio e dei suoi correi, avrebbero avuto concrete possibilità di lavoro”. Il peculato, invece, è stato contestato perché, per convocare tutti coloro che lo avrebbero votato, hanno effettuato numerose telefonate dagli apparecchi installati nella sede del gruppo di Pri nel palazzo comunale di Reggio Calabria.

Salgono a tre i consiglieri regionali della Calabria arrestati

Con l’arresto di Antonio Rappoccio salgono a tre i consiglieri regionali della Calabria arrestati nel corso di questa legislatura, iniziata nel 2010. In precedenza sono stati arrestati Santi Zappalà, che poi si è dimesso dall’incarico, e Franco Morelli, entrambi del Pdl, che é stato sospeso. Zappalà è stato arrestato nel dicembre 2010 nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria con l’accusa di avere incontrato Giuseppe Pelle, boss dell’omonima cosca di San Luca, andandolo a trovare nella sua abitazione a Bovalino per chiedere il suo sostegno in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 28 e 29 marzo 2010. Zappalà è stato poi condannato, il 15 giugno 2011, dal gup di Reggio a quattro anni di reclusione per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose. Francesco Morelli è finito in manette il 30 novembre del 2011 nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Milano per presunti rapporti con la cosca della ‘ndrangheta Lampada-Valle, attiva nel capoluogo lombardo, nel corso della quale furono arrestati anche l’allora presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Giglio e l’avvocato Vincenzo Minasi. Il processo nei confronti di Morelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, é in corso a Milano. Antonio Rappoccio, arrestato stamani, è già stato rinviato a giudizio per corruzione elettorale nell’ambito della stessa vicenda che poi ha avuto ulteriore impulso dopo l’avocazione da parte della Procura generale di Reggio Calabria che ha ipotizzato nei confronti del consigliere anche i reati di associazione per delinquere, truffa e peculato, oltre a quello di corruzione elettorale aggravata. Il processo a Rappoccio è stato fissato per il 6 dicembre prossimo e si riferisce al primo filone di indagine coordinato dalla Procura della Repubblica.

Avvocato di Rappoccio: Da Pg no interrogatorio

“Rispettiamo il provvedimento adottato, e quando ho potuto incontrare stamani l’on. Rappoccio, lo stesso mi ha confermato la piena fiducia nei confronti dell’operato dei magistrati”. Lo ha detto l’avv. Giacomo Iaria, difensore di Antonino Rappoccio. “Ciò che comunque si intende ribadire – ha proseguito – e che a proposito delle esigenze cautelari fondanti il provvedimento restrittivo e che al di là delle mere aspirazioni elettorali, alcun dato formale porterebbe ad escludere una candidatura di Rappoccio al Parlamento nazionale, come peraltro solamente dedotto da una dichiarazione resa alla polizia giudiziaria da Pasquale Tommasini. Lo stesso mandatario elettorale di Rappoccio e poi suo accusatore principale a seguito di un litigio elettorale. Inoltre, non è chiaro nell’ordinanza il collegamento tra Domenico Lamedica e Rappoccio, considerato che, allo stato, non risulta da nessuna parte una partecipazione, formale o sostanziale, che il mio assistito avrebbe avuto con la società ‘Sud Energia’ o con la cooperativa ‘Alicante’. Ed ancora, Rappoccio, proprio a seguito dell’incessante campagna mediatica di cui è stato oggetto, aveva chiesto, tramite me, al dottor Scuderi, lo scorso 30 luglio, di potere rendere dichiarazioni a chiarimento della vicenda, ricevendone un garbato rifiuto”. “Rispettiamo quella decisione – ha concluso l’avv. Giacomo Iaria – ma ci chiediamo perché non abbia voluto aderire alla nostra richiesta”. Rappoccio sarà interrogato in carcere dal gip venerdì prossimo alle 9.30 per rispondere delle nuove accuse

Laratta (Pd): Lo condannino a vent’anni

“Vent’anni di carcere a chi inganna gente disperata in cambio di voti!”. Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta facendo riferimento all’arresto del consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio. “In una terra come la nostra, dove la metà dei giovani è senza lavoro e dove un quarto delle famiglie è scivolata sotto la soglia della povertà – aggiunge Laratta – chi cerca voti con l’inganno merita vent’anni di carcere e la cancellazione da tutti i registri civili e politici. Il fatto che il consigliere regionale Rappoccio avrebbe indotto 850 persone a iscriversi, versando 15 euro, ad una cooperativa e a partecipare, pagando 20 euro, a un concorso, superando il quale avrebbero avuto concrete possibilità di lavoro, è di una gravità assoluta”. “E siccome di Rappoccio in Calabria non ce n’é uno solo – conclude il deputato del Pd – sarebbe bene intensificare le indagini per punire i colpevoli di un delitto davvero volgare e imperdonabile”.

 
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Pubblicato da su 28 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria-Coisp: A Catanzaro problemi di manutenzione alle auto blindate Questura


Catanzaro, 26 agosto – Il Coisp, con una comunicazione inviata al Ministero dellInterno, solleva il problema del servizio di manutenzione delle auto blindate dellufficio scorte della Questura di Catanzaro, contestando il fatto che le vetture debbano essere portate fino a Napoli, con i disagi che ne conseguono. “LUfficio scorte della Questura di Catanzaro – afferma il Coisp – ha in dotazione due autovetture blindate Hyundai Sonica la cui manutenzione, per contratto, deve essere svolta a Napoli, città distante 400 chilometri dal capoluogo calabrese. Questo assurdo meccanismo burocratico costringe quindi i poliziotti catanzaresi a sobbarcarsi 800 chilometri di viaggio per operazioni di verifica e mantenimento dellefficienza delle autovetture, con costi ed aggravi economici facilmente intuibili che appaiono, francamente, illogici. Ciò che appare invece incredibile, oltre che pericoloso, è che tra le operazioni di manutenzione sia compreso anche il cambio dei pneumatici. Lattuale procedura prevede che, per ottenere lautorizzazione alla sostituzione, si debbano fotografare i copertoni ed attendere il benestare della casa madre, che dà il proprio via libera solo quando il battistrada è ormai praticamente inesistente. Nel frattempo i poliziotti devono utilizzare lautovettura con le gomme usurate, mettendo a repentaglio la propria ed altrui incolumità”. “E necessario, pertanto – conclude il Coisp – che vengano attivate le competenti articolazioni ministeriali affinché il contratto di manutenzione per le autovetture della Questura di Catanzaro venga svolto nella medesima città o nelle immediate vicinanze e si risolva, fin da subito, la problematica di sostituzione della gomme, evitando di porre ad inutile repentaglio lincolumità fisica degli operatori di polizia che devono utilizzare le autovetture blindate”.

viaCalabria, Coisp: A Catanzaro problemi di manutenzione alle auto blindate Questura – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 26 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Chi essere questo?? _(^__^)_

 
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Pubblicato da su 23 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Preghiera del Carabiniere – DEDICATA A TUTTI I CADUTI.


Preghiera del Carabiniere - DEDICATA A TUTTI I CADUTI.

DEDICATA A TUTTI I CADUTI.

Preghiera del Carabiniere

Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,
noi Carabinieri d’Italia,
a Te eleviamo reverente il pensiero,
fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!

Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice
con il titolo di “VIRGO FIDELIS”.
Tu accogli ogni nostro proposito di bene
e fanne vigore e luce per la Patria nostra.

Tu accompagna la nostra vigilanza,
Tu consiglia il nostro dire,
Tu anima la nostra azione,
Tu sostenta il nostro sacrificio,
Tu infiamma la devozione nostra!

E da un capo all’altro d’Italia
suscita in ognuno di noi
l’entusiasmo di testimoniare,
con la fedeltà fino alla morte
l’amore a Dio e ai fratelli italiani.

Amen!

 
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Pubblicato da su 21 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria: Perde pensione d’invalidità e tenta suicidio-salvato da Carabinieri.


Reggio Calabria, 20 agosto – Tenta di togliersi la vita per problemi economici acuiti dal fatto che, da qualche giorno, gli è stata tolta la pensione di invalidità. Questa la motivazione alla base del tentato suicidio avvenuto a Reggio Calabria. Luomo, con problemi psichici, è stato notato da alcune persone mentre era in procinto di lanciarsi nel vuoto da un ponte. I carabinieri sono intervenuti e lo hanno bloccato. Ai militari ha raccontato di aver perso la pensione di invalidità. Luomo è stato ricoverato in ospedale.

 
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Pubblicato da su 20 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Salute: cacao rallenta invecchiamento cervello.


Da uno studio condotto dal team della Geriatria dellospedale di Avezzano e dallUniversità dellAquila una scoperta che, passando per gli Stati Uniti, ha suscitato immediata eco nella comunità scientifica internazionale: il cacao riduce linvecchiamento del cervello e ne migliora le capacità cognitive. La ricerca, ora bisognosa di approfondimenti, potrebbe aprire nuovi orizzonti nella lotta contro lAlzheimer. Lo studio, in sostanza, ha dimostrato che lassunzione di flavanoli composti naturali del cacao, presi con determinati dosaggi, nellambito di una dieta controllata, potenzia le performance mentali degli anziani.Le conclusioni dello studio, condotto da Giovambattista Desideri, direttore del reparto di Geriatria dellospedale di Avezzano, sono state pubblicate sulla rivista Hypertension, testata dellAmerican Heart Association. La notizia rimbalzata dagli Usa ha immediatamente destato linteresse della comunità scientifica internazionale. Sono stati osservati 90 anziani affetti da declino cognitivo lieve, reclutati principalmente nella Marsica tra gli utenti afferenti allUnita Valutativa Alzheimer, suddivisi in modo casuale in 3 gruppi che hanno ricevuto ogni giorno, per 8 settimane, dosi diverse di bevanda con flavonoli del cacao: 990 milligrammi dose alta, 520 mg media o 45 mg bassa. Le capacità cognitive cioè del cervello sono state valutate attraverso test neuropsicologici che esplorano le funzioni esecutive, la memoria a breve termine, la rapidità di pensiero e la capacità cognitiva complessiva. Lo studio del prof. Desideri ha dimostrato che chi assumeva dosi medio-alte di flavanoli del cacao mostrava in generale performance migliori rispetto a chi ne consumava meno.Nel gruppo di anziani, selezionati per la ricerca, è stata inoltre rilevata una riduzione della pressione sanguigna, dello stress ossidativo e dellinsulino-resistenza. Proprio da questultimo aspetto, secondo lequipe di ricercatori dipende il miglioramento, nella misura del 40%, delle funzioni cognitive. “Leffetto positivo sembra essere mediato principalmente da un miglioramento della sensibilità allinsulina”, dice Desideri, “lormone che gioca un ruolo fondamentale nel tenere sotto controllo la glicemia. Resta ora da capire se questi benefici sul profilo cognitivo siano una conseguenza diretta del consumo di flavonoli del cacao oppure un effetto secondario al miglioramento della funzione cardiovascolare”. Lo studio, spiega Desideri, “evidenzia che consumare flavanoli del cacao, come parte di una dieta controllata a livello calorico e bilanciata dal punto di vista nutrizionale, può migliorare la capacità cognitiva degli anziani. Considerando laumento globale dei disturbi cognitivi, con un impatto notevole sulla qualità di vita delle persone – osserva il geriatra – il ruolo dei flavonoli del cacao nella prevenzione o nel rallentamento del declino cognitivo giustifica ulteriori ricerche sul tema. Dopo questi primi, importanti risultati, ora servono studi più ampi che aiutino anche a comprendere la durata degli effetti positivi e i livelli di flavanoli del cacao che possano essere necessari nel lungo termine per mantenere o migliorare lo stato di salute del cervello”.

 
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Pubblicato da su 19 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Prostitute e clienti denunciati nel cosentino durante i controlli sulla statale 106


I carabinieri hanno segnalato le ragazze di nazionalità rumena per invito al libertinaggio. Stesso provvedimento per gli automobilisti fermi a contrattare la prestazione sessuale nel territorio di Corigliano Calabro

CORIGLIANO CALABRO Cosenza – I carabinieri di Corigliano Calabro hanno identificato e sanzionato per invito al libertinaggio cinque prostitute di nazionalità romena. Contestualmente, i carabinieri hanno controllato e multato altrettanti uomini che a bordo delle loro auto, sulla strada statale 106, stavano contrattando la prestazione sessuale con le donne.

 
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Pubblicato da su 18 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Lamezia: Cani randagi in calore costringono in casa cinque famiglie.


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Lamezia Terme, 17 agosto – “E proprio un bel venerdì diciassette” avranno pensato scaramanticamente le cinque famiglie che abitano in periferia, in via Pasquale Cerra. Dalle 8:30 fino alle 11:50 di questa mattina, infatti, queste famiglie hanno deciso di chiudere i battenti della loro proprietà dopo che due cani randagi di razza, un pastore tedesco e un boxer, avevano fiutato la presenza di una cagnetta all’interno della stessa proprietà.  In precedenza, i cani erano stati allontanati da un fondo lì vicino dal proprietario e da alcuni operai. Girovagando, e probabilmente arrabbiati per essere stati allontanati, si sono rivolti verso l’abitazione in questione, posta ad una cinquantina di metri di distanza dal fondo agricolo. I proprietari hanno chiuso i  cancelli per sbarrare loro l’accesso e congiungersi con la cagnetta in calore ma i due cani di razza hanno deciso di stazionare lì davanti attratti dalla cagnetta al di là del cancello. I residenti hanno deciso così di chiamare i vigili del fuoco del distaccamento di Caronte che, giunti sul posto, hanno capito di dover interessare a loro volta i vigili urbani e il servizio veterinario dell’Asp, giunti anch’essi sul posto. I veterinari hanno così costatato che non era presente alcun microchip addosso ai cani, nonostante fossero di razza. L’equipe dell’Asp ha cercato di rabbonire i bollori amorosi dei due cani dissetandoli e rifocillandoli con qualche croccantino per poi decidere di condurli nel canile comunale dove saranno ulteriormente visitati e curati.

viaLamezia: Cani randagi in calore costringono in casa cinque famiglie – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Gelati: 12 vaschette industriali a confronto.


Più di 2 miliardi di euro, spesi durante quest’estate calda, per trovare un po’ di ristoro. E un po’ di dolcezza, magari con soddisfazione del palato, visto che stiamo parlando delle stime del consumo di gelati in questi mesi. Le possibilità non mancano tra produzione artigianale e prodotto industriale. Ma qual è il livello qualitativo offerto a una platea così ampia come è quella degli amanti italiani del gelato?

Artigianale? Non sempre

Anche se il termine “gelato artigianale” rimanda alla mente un alimento di produzione propria, dove chi lo prepara ha scelto con cura le materie prime e le ha miscelate in maniera sapiente, in realtà quelle due parole possono voler dire molte cose, spiega il settimanale dei consumatori. La gelateria artigianale può legalmente utilizzare dei semilavorati industriali tra cui delle basi neutre alle quali si potranno poi aggiungere vari aromi e paste insaporenti per ottenere i differenti gusti da mettere in vendita. Inoltre non è raro l’impiego di addensanti e additivi vari. Nei casi più estremi si possono perfino utilizzare miscele liquide che dovranno essere solo congelate e poi messe in vendita.

I semilavorati industriali

Negli ultimi decenni il settore produttivo di questi semilavorati si è sempre più consolidato fino a contare, sola in Italia, circa 80 aziende che riforniscono il mercato delle gelaterie artigianali di paste, concentrati di frutta, addensanti e via dicendo. Ed è un settore, nonostante la crisi economica, in continua crescita e attualmente riesce ad avere un fatturato pari a 250 milioni di euro.

L’industria in cerca di regole

Dal versante tradizionale a quello industriali, i numeri rimangono quelli di un mercato milionario. Nonostante questo, però, al gelato manca ancora una regolamentazione legislativa. Questo non vuol dire che il consumatore non sia tutelato sugli aspetti igienico-sanitario. Nella grande confusione spesso il latte, oltre a essere scremato, è in polvere e deve essere reidratato. Il grasso da latte (burro e panna) riesce a dare un aroma caratteristico al prodotto finale, ma ha il difetto costare molto. Gli si preferiscono, quindi, materie grasse di origine vegetale meno costose.

Altro ingrediente completamente scomparso, con il suo sapore particolare, è il tuorlo d’uovo che ha lasciato spazio a emulsionanti di altra natura, certamente meno onerosi.

Il test su 6 vaschette all’amarena

Dodici vaschette equamente divise tra i gusti amarena (o spagnola come adesso amano definirla le aziende) e stracciatella. Sono quelle che scelte dal Salvagente per l’esame di ingredienti e qualità.

Cremamore Variegato

Uno dei pochi prodotti che non usa coloranti ed è fatto con latte fresco amarena e panna

La Cremeria Spagnola

Latte fresco, molte amarene e ciliegie e concentrati di vegetali per colorare. Peccato usi olio vegetale

Motta Spagnola

Rispetto all’altro prodotto NestlÈ (La Cremeria) il latte diventa reidratato e compaiono aromi artificiali. Peccato

Tonitto Spagnola

Molti gli elementi negativi: il latte disidratato, i grassi, i coloranti (antociani), gli aromi artificiali e la possibilit‡ che contenga anidride solforosa

Carte d’or Affogato Spagnola

Oltre a latte scremato, oli vegetali, aromi artificiali, la nota negativa Ë la presenza di un conservante discutibile come l’anidride solforosa

Sammontana Amarena

Uno dei pochi punti positivi Ë l’uso di burro. Ma il tipo di latte (disidratato), i coloranti (antociani e caramello) e la presenza di solfiti, sono tutti elementi poco graditi.

ALESSANDRO TARENTINI

FONTE: ILSALVAGENTE.IT

viaGelati: 12 vaschette industriali a confronto | Adico.

Le vostre segnalazioni

  1. SANZIA (RM) scrive:
    31 luglio 2012 alle 10:31

    Grazie infinite del vostro fattivo lavoro non comprerò più i gelati industriali di famose case di gelateria e diffonderò ai miei familiari, amici e conoscenti quello che ci fanno mangiare per poi avvelenarci lentamente sono dei maiali e mi scuso con i maiali cotfiali saluti

 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Gdf controlla benzinai – 15% irregolari.


Automobilisti truffati dalle pompe di benzina: erogatori manomessi, abusi sul prezzo esposto, gasolio annacquato. Nel 15% dei distributori controllati dalla Guardia di Finanze nelle ultime due settimane sono state commesse irregolarità, 356 su 2.400. Nei casi più gravi sono stati denunciati 23 gestori per frode in commercio, 53 le colonnine e le pistole erogatrici sequestrato che fornivano meno di quanto indicato. Due gestori, a Palermo, ad esempio, vendevano gasolio per autotrazione risultato annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità.

In Liguria e in Sicilia sono stati sequestrati 21.079 litri di prodotti petroliferi, insieme ai distributori (i contatori delle colonnine erano stati manomessi). Altri 132 gestori sono stati sanzionati per violazione alla disciplina sui prezzi e 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. La categoria minimizza i risultati dei controlli.

“I dati sulle irregolarità – ha commentato il segretario nazionale della Fegica Cisl Alessandro Zavalloni – sono fisiologici nel commercio e nel settore, non mi sembra che ci siano differenze straordinarie rispetto a controlli del passato”. La Gdf ha anche sanzionato: 114 gestori, per violazione alla disciplina sui prezzi esposti, non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento; 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.

In 197 casi è stata avviata la procedura per la revisione degli erogatori da parte dell’Ufficio Metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti. Le frodi sui carburanti – precisa la Gdf – colpiscono non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato. Infatti, la miscelazione con prodotti petroliferi diversi, non soggetti ad imposte e di minor costo, da un lato fornisce agli utenti un prodotto scadente quando non dannoso per la meccanica, dall’ altro consente di creare “riserve occulte” di carburante venduto separatamente “in nero”.

Tra i casi più eclatanti scoperti negli ultimi mesi, quello rilevato dalle fiamme gialle di Sondrio che hanno scoperto 56 aziende lombarde e piemontesi che hanno contrabbandato da Livigno quasi 1 milione di litri di gasolio installando serbatoi supplementari nei propri camion. Infatti, la normativa consente di introdurre nel territorio dello Stato, in esenzione dal pagamento di imposte, esclusivamente il carburante contenuto nel serbatoio installato “di serie” dalla casa costruttrice. E un caso a Palermo, dove due pregiudicati avevano aperto una pompa di benzina completamente abusiva in un’area recintata, videosorvegliata e chiusa da un cancello elettrico comandato a distanza cui potevano accedere soltanto gli autotrasportatori conosciuti. Il gasolio era contenuto in cisterne nascoste in container o autocarri parcheggiati nel piazzale.

Fonte: ansa.it

Le vostre segnalazioni

CRISTINA (VE) scrive:

16 agosto 2012 alle 11:20

Finalmente un controllo veramente encomiabile, da tempo necessario e doveroso da parte dello Stato.

MARIA (PROV.ROMA) scrive:

16 agosto 2012 alle 15:30

Ci si lamenta e si chiacchiera degli irregolari stranieri che vengono in Italia a lavorare!!! MA DA CHI AVRANNO IMPARATO?

GAETANO (VICENZA) scrive:

16 agosto 2012 alle 15:48

…..che dire, se è fisiologico, ne prendo atto, allora, però, in caso di acqua nel combustibile con danni rilevanti, gestore e/o compagnia dovrebbero pagare senza cause lunghissime e dispendiose!!!!

GINO scrive:

16 agosto 2012 alle 16:23

Se a qualcuno può interessare, qui trovate un articolo che vi spiega come non farvi fregare dai benzinai furbetti:

Benzinai furbetti: come difendersi

DANIELA (ASCOLI PICENO) scrive:

16 agosto 2012 alle 19:55

lo fanno regolarmente in molti, i controlli dovrebbero esserci con più costanza. Intanto noi paghiamo…..mi piacerebbe sentire di controlli anche nella mia provincia e limitrofe

TECNOVIT scrive:

16 agosto 2012 alle 20:18

E’ proprio vero , non vi è dubbio , siamo in Italia , in galera ci va solo chi ruba una mela al supermercato, magari per vera fame.Ma vogliamo rendere pubblici nome cognome ed indirizzo preciso di questi lestofanti.

REDI scrive:

16 agosto 2012 alle 20:44

GLI AUTOMOBILISTI SONO TRUFFATI DA TUTTI!!! DA QUEI PORCI DEGLI SPECULATORI DELLA QUOTAZIONE DEL PETROLIO, DA QUESTO INFAME GOVERNO CHE HA AUMENTATO PIU’ DI TUTTI GLI ALTRI LE TASSE ED INFINE ANCHE DAGLI IMBROGLI DEI BENZINAI!! ITALIANI: NON FATE I PECORONI COME SEMPRE!!! E’ ORA DI RIBELLARSI VERAMENTE!!!!

LORENZO (SAVONA) scrive:

17 agosto 2012 alle 11:02

Per fortuna qualcosa cambia . Sarebbe utile sapere delle stazione di servizio in questione o almeno il marchio in modo che le compagnie petrolifere siano più severe con chi gestisce i loro marchi .

Sarebbe anche utile vedere le compagnie petrolifere più coinvolte sospendendo o ritirando la licenza ai gestori. Sono decisioni drastiche e spiacevoli ma servono a cambiare rotta ..

FAUSTO (MEDIO CAMPIDANO) scrive:

17 agosto 2012 alle 15:06

Sono un gestore di un distributore di carburanti,sono allibito, ho sempre pensato che noi non avessimo molte mele marce al nostro interno, non per la nostra onestà, ma perchè i controlli ci sono e le frodi(ma non l’aggiunta dell’acqua intenzionale…non si miscela con il carburante!!)come quella GRAVE di rimuovere i sigilli (poi tari la pompa in modo che dia meno carburante)sia perseguita pesantemente.I colpevoli devono essere condannati in maniera esemplare,dobbiamo (tutti quanti) smetterla di usare mezzucci o imbrogli più gravi,la giustizia deve punire ciò che a molti italiani sembra normale.

viaGdf controlla benzinai, 15% irregolari | Adico.

 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Siccità e speculazione – il business della fame.


Lo spettro della crisi alimentare torna ad aggirarsi nel mondo. Un mix di condizioni climatiche avverse e di speculazione sui mercati dei derivati sta facendo correre i prezzi delle materie prime alimentari verso nuovi record. Rischiando di riproporre una crisi paragonabile, se non peggiore, a quella del 2008, quando intere popolazioni vennero ridotte alla fame dal boom dei prezzi del cibo.

La sirena ha incominciato a suonare da qualche mese, al manifestarsi dei primi segnali di tensione sui mercati, ma è soprattutto con la siccità che sta colpendo il Midwest americano, il granaio del mondo, che la paura ha incominciato a prendere corpo. E in serio pericolo c’è in particolare quel miliardo di persone che nel mondo vive a stretto contatto con la fame, le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo dove la spesa per il cibo copre il 70-80% del bilancio familiare.

I prezzi alimentari in generale, registrati dall’indice Fao, sono cresciuti, solo a luglio, del 6%, il maggiore incremento dal novembre 2009. Il mais è aumentato del 40% dal maggio scorso, il grano del 35%, la soia del 20%. Il riso del 10%. Non siamo ancora ai livelli record raggiunti nel febbraio 2011 dall’indice Fao, ma la velocità con la quale i listini stanno correndo indicano che manca veramente poco a coprire quel 10% che ancora manca al livello massimo. L’effetto che le variazioni dei prezzi del cibo hanno sui popoli è immediato e devastante. Con un 10% di aumento, 10 milioni di persone finiscono quasi automaticamente sotto la soglia di povertà.

Le ragioni di queste fiammate sono legate a diversi fattori, alcuni strutturali, altri contingenti, altri di mero interesse. Fao e Ocse nel loro ultimo rapporto indicano che per far fronte all’aumento della domanda di cibo la produzione agricola dovrebbe crescere del 60% nei prossimi 40 anni, mentre al contempo segnalano che nei prossimi dieci anni i prezzi potrebbero crescere dal 10 al 30%. Il problema è che quest’anno la produzione mondiale di cereali calerà di 23 milioni di tonnellate, quella del mais di 25 milioni. Il taglio è dovuto in particolare a condizioni climatiche avverse nel mondo. La siccità negli Stati Uniti è la peggiore da almeno 25 anni, e a questo si sono aggiunte le alluvioni in Russia e le piogge eccezionali in Brasile, che danneggiando gran parte dei raccolti hanno ridotto la produzione.

Il problema è che questi fattori vengono cavalcati dalla speculazione, la stessa all’origine della crisi del 2008. Esattamente come quattro anni fa, quando le Borse erano depresse dallo scoppio della bolla dei mutui subprime, i capitali speculativi dei grandi fondi di investimento stanno cercando buoni rendimenti e facili occasioni di guadagno. Le Borse delle materie prime, proprio per le condizioni di fragilità del settore agricolo, sono un obiettivo che ripaga. Gli strumenti con i quali si specula sono i contratti derivati: inventati per proteggere gli agricoltori dalle variazioni dei prezzi, dopo la deregulation del 2000 sono dilagati oltre misura. Nel 1996 solo il 12% dei contratti sul grano era di natura speculativa, oggi ben il 65% degli scambi di future avviene per opera di soggetti che non hanno nemmeno un sacco della materia prima. Con l’80% dei contratti che è scambiato fuori dalle Borse vigilate. Questo non è solo speculare sulla fame, è alimentarla.

Massimo Calvi

fonte: avvenire.it

Le vostre segnalazioni

  1. MONY scrive:
    15 agosto 2012 alle 16:25

    auguro a questi speculatori di cadere in un POZZO SENZA USCITE con la loro 24ore “piena di soldi”……e….
    di morire di fame…
    magari…in un barlume di coscienza all’ultimo sospiro capirebbero
    che…
    CHI LA Fà L’ASPETTI!

  2. CARMEN scrive:
    15 agosto 2012 alle 23:25                                                                                                                                                                Che tristezza … Ma non c’è qualcuno che ponga fine a questo sistema ?
    O dobbiamo arrivare a vedere il nostro pianeta distrutto dall’inquinamento e veder morire intere popolazioni, per far arricchire a dismisura 40 o 400 o 4000 “STRONZI” ??????
  3. CARMEN (BOLOGNA) scrive:
    15 agosto 2012 alle 23:51

    Ciò che rende incomprensibile questo insinuamento continuo e programmato, oltre che dallo sporco sistema ma anche dai media, convinti che le popolazioni siano una massa di esseri NON PENSANTI, incapaci di rendersi conto delle idiozie abominevoli che questa melma umana chiamati “speculatori” come se fossero degli umani super eletti veramente in grado di dominare il mondo. Prima di tutto smettiamo di rompere le palle con questo spread (termine inglese che significa tutt’altra cosa che le stupidaggini che vogliono farci bere) ad ogni modo sono solo delle scusanti da parte dei governi per giustificare le loro sporche collaborazioni con i ladri banchieri, ladri speculatori che con una massiccia dose di disonesta’, delinquenza usano il nostro danaro, come vandali, sciacalli. Che schifo di gentaglia abbiamo tra i piedi. Sono come pidocchi che si annidano nella nostra vita di esseri civili, elevati che col proprio operato hanno fatto del mondo una reggia, un paradiso. SE ESISTESSE ANCORA, COME SISTEMA DI SCAMBIO ECONOMICO IL BARATTO con sto cavolo che avremmo tra i piedi i “pidocchiosi speculatori.
    Se cominciassimo a NON VERSARE i nostri risparmi alle banche privilegiando investimenti rivolte ad iniziative dei giovani, coltivazioni della terra e restringendo la nostra economia ad un mercato locale, al massimo, nazionale eliminando completamente le banche, e con loro, tutte le bassezze, i danni, le rovine che ne sono derivati. Non abbiamo bisogno di queste porcherie umane che continuano a vomitare veleni ai danni di una società sana, civile proiettata verso un futuro COSTRUTTIVO e non DISTRUTTIVO come solo le bestie sanno operare.

  4. GIOVANNI MICHELOTTI scrive:
    16 agosto 2012 alle 00:49

    Un pò di tempo fa,Vi consigliai di vedere questo Film:
    “2022 i Sopravvissuti” del 1973,con il Grande Charlton Heston.
    Vedrete,come la Fantascienza,diventa realtà e rispecchi la Cara Natura Umana!Le Notizie di cui sopra,sono solo l’INIZIO!
    GM,Liguria.

  5. LEONARDO scrive:
    16 agosto 2012 alle 11:43                                                                                                                                                Purtroppo faranno cadere noi in un pozzo senza uscite, il 21 dicembre 2012 è proprio questo temo, voglio portare il mondo alla guerra, e purtroppo ci stiamo arrivando!!!
  6. MARY scrive:
    16 agosto 2012 alle 14:50                                                                                                                                            mahhhhhhh….. mi sembra che generalizzanto paghi sempre chi non dovrebbe….
  7. TECNOVIT scrive:
    16 agosto 2012 alle 20:30                                                                                                                                                      Fino a che ci toglieremo il cappello (per rispetto) davanti ad un uomo ricco , nulla potrà cambiare .
  8. ROBERTO (LATINA) scrive:
    16 agosto 2012 alle 20:48                                                                                                                                                                     Forse i nostri politici non lo sanno ma è proprio così che inizia la rivoluzione…viaSiccità e speculazione, il business della fame | Adico.
 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria: I fedeli sono pochi e il parroco si rifuta di dire messa.


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Sorbo San Basile, 16 agosto – In chiesa ci sono poche persone e il parroco non celebra la messa. E’successo a Sorbo San Basile, un centro montano ai piedi della Sila Piccola catanzarese dove i fedeli di contrada Cutura il giorno di Ferragosto, solennità dell’Assunta, non hanno potuto assistere alla funzione religiosa. Il celebrante, don F.I. si è adirato perché in chiesa l’assemblea non era numerosa e si è rifiutato di officiare il rito. Inoltre, il sacerdote ha già annunciato che dopodomani, il prossimo 18 agosto, non presiederà la processione in onore di San Giacomo Minore, patrono della piccola contrada. Ciò, nonostante le celebrazioni patronali siano l’unica festa religiosa rimasta, tra l’altro molto attesa e sentita, non solo dai residenti ma anche e soprattutto dai tanti emigranti che, in questo periodo, ritornano a Sorbo San Basile per rivivere emozioni e tradizioni del passato. La sfuriata del parroco ha amareggiato i fedeli presenti in chiesa e i parrocchiani che hanno ripreso i festeggiamenti patronali dopo anni di oblio. L’auspicio e che don F.I. ci ripensi e consenta a contrada Cutura di Sorbo San Basile di poter vivere in pienezza l’antica festa religiosa, riprendendo una secolare tradizione che fa ormai parte della storia del paese.

 
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Pubblicato da su 17 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria: Ottantaduenne aggredisce prostituta per sesso- arrestato.


Amantea, 11 agosto – Un uomo di 82 anni è stato arrestato dai carabinieri ad Amantea per rapina e lesioni ai danni di una prostituta bulgara. Luomo stamane, sulla statale 18, ha contattato una prostituta con la quale ha avuto un rapporto sessuale. Dopo alcune ore è tornato dalla stessa ragazza per avere un ulteriore rapporto senza però voler pagare. Tra i due cé stato un litigio e lanziano ha picchiato la ragazza. I carabinieri sono intervenuti ed hanno arrestato luomo.

viaCalabria: Ottantaduenne aggredisce prostituta per sesso, arrestato – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 12 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Lamezia: E’ morto Carlo Rambaldi.


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E’ morto Carlo Rambaldi, tre volte Premio Oscar per gli effetti speciali di King Kong, Alien e Et. Rambaldi, che aveva 86 anni ed era nato il 15 settembre 1925 a Vigarano Mainarda (Ferrara), è morto nell’ospedale di Lamezia Terme dove viveva. L’inventore di Et, che viveva a Lamezia da dieci anni, era profondamente legato alla Calabria, anche perché la moglie Bruna è di origini calabresi.

Reazioni:

Vannino Chiti – Vice Presidente del Senato : Scompare un artista di livello internazionale

”Esprimo la mia sincera partecipazione al dolore per la perdita di Carlo Rambaldi. Con lui scompare un artista di livello internazionale che attraverso il cinema, con le sue opere, ha fatto sognare intere generazioni e ha reso grande il nome dell’Italia nel mondo. Una lunga carriera la sua, premiata con il riconoscimento di tre premi Oscar, un esempio per le giovani generazioni che si affacciano oggi al mondo della cinematografia. Ai familiari va il mio profondo cordoglio”.

Mario Caligiuri –  Assessore alla cultura della Regione Calabria :

“Con Rambaldi  scompare uno dei geni internazionali del cinema, un mago degli effetti speciali”.

Gianni Speranza – Sindaco di Lamezia Terme:

“La città e la comunità di Lamezia Terme esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Rambaldi”. Lo afferma il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. “Tre volte premio oscar – aggiunge – era una sorta di Leonardo novecentesco. Rambaldi era residente nella nostra città da diversi anni. Nell’esprimere le condoglianze alla moglie ed alla sua famiglia la città lo ricorderà in maniera adeguata nei prossimi mesi”

Galati (Pdl): “Profondo cordoglio per la morte di Carlo Rambaldi”

“Grande cordoglio per la morte del tre volte premio oscar Carlo Rambaldi”. E’ quanto afferma il Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo On. Giuseppe Galati che aggiunge: “Se ne va un geniale interprete degli effetti speciali che ha dato lustro al cinema italiano. Legato profondamente alla Calabria, dove ha deciso di vivere gli ultimi dieci anni nella città di Lamezia Terme, Carlo Rambaldi è stato un grande interprete della creatività italiana nel mondo”.

Pupi Avati – Regista

“Chi era Carlo Rambaldi dal punto di vista umano? Un bambino che amava giocare, costruire i suoi giocattoli. Un bambino che aveva un sogno fare un parco a tema con tutti i suoi personaggi, una cosa che forse sta già realizzando dove è ora”. A parlare così è il regista Pupi Avati che con il tre volte premio Oscar aveva fatto un film nel 1975 ‘La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone’. “Allora era già il migliore, ma doveva ancora esplodere – spiega Avati all’ANSA -. Una cosa che successe puntualmente quando Dino De Laurentiis lo portò in America per King Kong. In quegli anni era solo un artigiano capace con il suo laboratorio di fare, come fece, un fico alto 12 metri che portò nel centro di Ferrara con un enorme Tir. Un fico che doveva mutare colore secondo le stagioni e così anche spogliarsi delle sue foglie”. Pupi Avati ricorda poi: “l’ho visto al centro sperimentale di cinematografia dopo molti anni, totalmente cambiato dall’esperienza americana. Il suo modo di vedere da artigiano era stato spazzato via come una tsnunami e mi sembrò totalmente disarmato”.

viaLamezia: E’ morto Carlo Rambaldi – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 11 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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SPENDING REVIEW E’ LEGGE – OK CAMERA CON 371 SI’


L’Aula della Camera ha dato il via libera definitiva al dl sulla spending review, che così diventa legge. Il provvedimento ha ricevuto 371 sì, 86 no e 22 astensioni. Presenti in 479, i votanti sono stati 457.
Tagli alla spesa pubblica per trovare risorse necessarie ad evitare l’aumento dell’Iva ad ottobre, ad ampliare le tutele ad altri 55.000 esodati, e ad aiutare i comuni colpiti dal sisma dell’Emilia. Ma anche qualche aggravio fiscale: dall’Irpef di 8 regioni alle università. Questa l’architettura del decreto sulla spending review sul quale il governo ha chiesto la fiducia alla Camera, e che riceverà il via libera definitivo martedì.

Ecco le misure principali.

– STOP AUMENTO IVA: il temuto aumento dal prossimo ottobre di un punto delle due aliquote dell’10% e del 21% slitta a luglio 2013. Costa 3,28 miliardi nel 2012. La legge di stabilità indicherà nuove misure per evitare l’aumento l’anno prossimo.

– ESODATI: altri 55.000 privi sia di lavoro che di pensione potranno accdere a questa con le vecchie regole.

– MINISTERI: Risparmi di 1,7 mld nel 2013, 1,5 nel 2014 e 2015.

– REGIONI: sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; – un miliardo i successivi due anni.

– TAGLI ACQUISTI P.A: Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.

– ORGANICI P.A.: riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro.

– PREFETTURE: risparmi dagli uffici statali sul territorio. Accorpati nelle Prefetture.

– AUTO BLU: tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%.

– SCUOLA: dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.

– ENTI SOPPRESSI: Prima tagliati, poi salvati: tra loro il Centro sperimentale di cinematografia e la Cineteca nazionale.

– OSPEDALI: entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto ad un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati.

– ADDIZIONALE IRPEF: Le 8 regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1%.

– TASSE UNIVERSITARIE:Aumentano quelle per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90.000 euro, +100% oltre 150.000 euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40.000 euro

– 800 MLN A COMUNI: Arrivano attraverso le Regioni. Le risorse verranno prese da quelle destinate ai Comuni virtuosi (300 mln) e ai rimborsi fiscali (500).

– VIA FARMACI GRIFFATI: Nella ricetta dopo la prima diagnosi va indicato il principio attivo del farmaco. Il medico può indicare anche la marca che, se accompagnata da spiegazione, diventa vincolante per i farmacisti.

– FARMACIE: Gli conti a carico delle farmacie vengono fissati al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende al 4,1% per l’anno in corso. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”.

– STIPENDI MANAGER. Tetto di 300.000 euro per la retribuzione a manager e dipendenti delle aziende partecipate dallo Stato, non quotate, Rai compresa. Ma dal prossimo contratto.

– PROVINCE. Saranno “riordinate” in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. Rimane la cancellazione di Terni, Isernia e Matera che i senatori avevano cercato di salvare.

– CITTA’ METROPOLITANE. Arriva una Conferenza in ciascuna delle dieci province trasformate in Città metropolitane.

– SOCIETA’ IN HOUSE. Saranno chiuse ma non automaticamente. Regioni, Province e Comuni non saranno obbligate a sopprimere o accorpare i propri enti ed agenzie, a patto che realizzino un risparmio del 20% per la loro gestione.

– CARABINIERI E GDF. Dal primo gennaio 2013 sono rideterminate gli organici degli ufficiali di ciascuna forza armata ed è ridotto il numero delle promozioni, esclusi Carabinieri, Gdf, Capitanerie di porto e Polizia penitenziaria.

– MINISTERI INTERNI E ESTERI. Sei mesi in più per la riduzione dei dirigenti e del personale sia per il personale dell’amministrazione civile dell’Interno sia per i diplomatici in servizio all’estero del ministero degli Affari esteri.

– AFFITTI UFFICI PA. Slitta di due anni l’obbligo del taglio del 15% degli affitti per immobili in uso alle amministrazioni.

– CASE ENTI. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta.

– PENSIONI PROF. Gli insegnanti che entro il 31 agosto di quest’anno matureranno i requisiti per andare in pensione dal 1 settembre 2013 vanno in pensione con regole pre-Fornero.

– INDENNITA’ PROFESSORI UNIVERSITARI. Stop al trascinamento di indennità per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano ad insegnare.

– SISMA EMILIA: Arrivano risorse per 6 miliardi per aiutare cittadini e imprese dopo il sisma nell’Emilia. Possibilità per i comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l’Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti

– MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all’euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

– CONSIP. Le amministrazioni pubbliche potranno fare i loro approvvigionamenti di energia, gas, carburanti e telefonia anche al di fuori delle convenzioni Consip a condizione che siano previsti corrispettivi inferiori a quelli indicati.

Fonte: ansa.it

 
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Pubblicato da su 11 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Calabria: Medico russo tenta suicidio per amore, salvato da carabinieri.


Reggio Calabria, 10 agosto – Un medico russo di 39 anni ha tentato il suicidio utilizzando il gas della cucina della sua abitazione, ma è stato salvato dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Reggio Calabria. L’uomo si è barricato in casa, al quarto piano di un palazzo di Reggio, ed ha manifestato l’intenzione di togliersi la vita per motivi sentimentali. Alcune persone hanno notato quanto stava accadendo ed hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari sono intervenuti ed hanno avvertito un forte odore di gas che proveniva dall’abitazione del medico. Dopo pochi minuti i carabinieri hanno sfondato la porta d’ingresso e sono entrati nell’appartamento, dove hanno bloccato l’uomo il quale era disteso a terra davanti alla cucina. Il trentanovenne è stato colto da una crisi nervosa ed è stato portato in ospedale. Le sue condizioni di salute, adesso, sono buone.

 
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Pubblicato da su 10 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Pubblicato da su 9 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Cassano Ionio sotto assedio “Timpone rosso” la roccaforte del clan degli “Zingari”


Cassano, Sotto assedio “Timpone rosso” la roccaforte del clan degli “Zingari” Ben 150 carabinieri hanno letteralmente messo sotto assedio e perquisito in ogni angolo il quartiere Timpone rosso di Cassano Ionio dove due giorni fa è stato arrestato il boss Celestino Abruzzese. Ritrovate armi, munizioni e droga nelle intercapedini degli ascensori Operazione dei Carabinieri CASSANO IONIO – CS – I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, impiegando 150 unità, hanno cinto d’assedio e perquisito per tutta la notte il quartiere Timpone Rosso di Cassano Ionio, ritenuto la roccaforte della cosca degli zingari della ndrangheta e dove due giorni fa è stato arrestato il latitante della ndrangheta Celestino Abbruzzese, capo, per lappunto, del clan degli “zingari”. In quell’occasione 4 militari furono leggermente feriti da alcune persone che volevano evitare larresto di Abbruzzese. I carabinieri, questa notte, hanno scoperto 3 pistole e diverso munizionamento, occultati all’interno dell’intercapedine degli ascensori dei palazzi. Trovati anche due chili e mezzo di eroina, 650 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. In via di identificazione i responsabili di quanto ritrovato. Perquisite in totale 28 abitazioni. Alla fine dell’operazione di controllo, il Generale di Corpo d’Armata Leonardo Leso, comandante interregionale Carabinieri «Culqualber», ha incontrato i militari nella caserma di San Marco Argentano, per complimentarsi personalmente per le recenti operazione eseguite e i successi conseguiti.

 
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Pubblicato da su 9 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Il lusso dei parlamentari: un mese di ferie.


Secondo le stime di Federalberghi, quest’anno sei italiani su dieci non faranno vacanze. Non va così per i deputati, che vanno in ferie dal 7 agosto e, salvo sorprese, ci resteranno fino a mercoledì 5 settembre. Va ancora meglio ai senatori, che potranno godersi il riposo fino al 6. Un intero mese di ferie, per molti «comuni mortali» in tempo di crisi è un lusso.

IN PREALLERTA – I presidenti di Camera e Senato pretendono però la «reperibilità» dei deputati e senatori , che dovranno essere pronti a rientrare in caso di emergenza. «La Camera potrà riunirsi, se necessario, anche nel mese di agosto – ha spiegato Fini – per l’esame di questioni urgenti o per la presentazione di decreti legge, specie per quanto riguarda le questioni legate alla crisi economica e finanziaria». Anche Renato Schifani, per quanto riguarda il Senato, ha tenuto a precisare che l’aula «potrà essere convocata in qualsiasi momento per i provvedimenti che rivestono particolare carattere d’urgenza, specie in relazione alla situazione economica».

LE COMMISSIONI – Il lavoro delle commissioni dovrebbe ricominciare lunedì 3 settembre. L’aula invece riaprirà due giorni dopo con il question time. Stesso discorso anche per il Senato, che ha già concluso l’attività e che resterà chiuso fino al 4 settembre, giorno in cui torneranno a riunirsi le commissioni, salvo alcune eccezioni. L’aula, invece, è convocata per giovedì 6 settembre, ma solo per interrogazioni e interpellanze; la prima seduta reale, quindi, sarà soltanto martedì 11 settembre.

Antonio Castaldo fonte: corriere.it

Le vostre segnalazioni

MANANO40 -VE scrive:

8 agosto 2012 alle 21:39

Mentre in Giappone, perfino i politici vanno in ferie per sole tre settimane (cioè dire 21 giorni in tutto) e lavorano 6 giorni su 7 in Italia le ferie durano dalla prima settimana di agosto al 15 di settembre (40/45 giorni, fisse) a cui vanno aggiunte le giornate che in parlamento non ci sono perchè comunciano il martedi e il venerdi se ne vanno a casa, fate voi quanti giorni all’anno lavora un parlamentare. Senza contare che spesso è assente (sic!) per rapporti con gli elettori, e così li vediamo al mare o in montagna in crociera o imboscati dappertutto tantè che i giorni di effettivo lavoro credo possabo essere complessivamente non più di 150 giorni all’anno. Di conseguenza se dividiamo la retribuzione dedia mensile di 18000 € per i 150 di lavoro, ogni parlamentare riceve dal popolo la bella somma di 592,00 € nette al giorno. Wsattamente più di quanto riceve un’artigiano/commerciante (onesto), pensionato al minimo INPS.Che dire di più?

COSIMO-AS scrive:

8 agosto 2012 alle 21:42

Un mese di ferie sarà anche un privilegio, ma è paradossale parlare di ferie per chi non ha obbligo di presenza.

PINA scrive:

8 agosto 2012 alle 22:34

Le ferie sono una prerogativa di chi lavora, di chi stiamo parlando? perché i parlamentari fanno parte di questa categoria? vergogna hanno levato il sacrosanto diritto alle ferie a chi doveva meritatamente farle a chi ha sputato sudore tutto l’anno. Chi non le fa è anche colui che non ha più un lavoro e neanche un euro per mangiare. Questi politici direttamente e indirettamente ci hanno levato anche la dignità.

REDI scrive:

8 agosto 2012 alle 22:35

I SOLITI POLITICI ITALIANI DI ME…A!!! ED I SACRIFICI (PESANTISSIMI!!) SOLO ALLA POVERA GENTE!!!! CHE SCHIFO!!! MA COSA ASPETTIAMO A FARE LA RIVOLUZIONE??!!! ED INTANTO LA BENZINA HA RIPRESO LA FOLLE CORSA AL RIALZO E I LADRI DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE CONTINUANO A RUBARE A MAN SALVA!!!! MONTI, VATTENE SE NON HAI IL CORAGGIO DI PRENDERE LE DOVEROSE DECISIONI!!!

MONY scrive:

9 agosto 2012 alle 05:42

IN GALERAAAA…..ECCO DOVE GLI FAREI PASSARE FERIE ETERNE!! VERGOGNA!!!

viaIl lusso dei parlamentari, un mese di ferie | Adico.

 
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Pubblicato da su 9 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Pubblicato da su 9 agosto 2012 in Notizie & Politica

 
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IL SINDACO DI CAGLIARI PESCATO MENTRE…SI LAVA LA MACCHINA ALL’AUTOLAVAGGIO…


IL SINDACO DI CAGLIARI PESCATO MENTRE...SI LAVA LA MACCHINA ALL'AUTOLAVAGGIO...

 
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Pubblicato da su 8 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Ta main Gregoire


 
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Pubblicato da su 7 agosto 2012 in Musica

 

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‘Ndrangheta: Arrestato latitante Abbruzzese- folla si scaglia contro carabinieri.


Cassano allo Jonio, 7 agosto – E’ stato arrestato dai carabinieri a Cassano Jonio Celestino Abbruzzese, il boss della ‘ndrangheta evaso nel marzo scorso dall’ospedale di Catanzaro. Decine di persone residenti nel quartiere Timpone Rosso si sono riversate per strada per evitare che i carabinieri arrestassero  Abbruzzese. Al momento dell’arresto, quindi, ci sono stati anche attimi di tensione tra i militari e le numerose persone che volevano evitare l’arresto del latitante. Tra coloro che sono scesi per strada c’erano anche numerosi familiari di Abbruzzese. Nel corso dell’operazione alcuni dei carabinieri sono stati strattonati e sono rimasti contusi. I militari stanno cercando di identificare le persone che hanno cercato di evitare l’arresto di Abbruzzese.

‘Ndrangheta: Arrestato latitante Abbruzzese, folla si scaglia contro carabinieri – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 7 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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GDF: NUOVO COMANDANTE MELITO PORTO SALVO E’ UNA DONNA.


Reggio Calabria, 6 ago. – Il tenente Alessandra Arrabito e’ il nuovo comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Melito Porto Salvo, nel reggino. Dopo due anni di permanenza, il tenente Marco Murro ha effettuato oggi il passaggio di consegne al suo successore e verra’ trasferito a un altro prestigioso incarico presso il Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria. Il tenente Arrabito e’ al suo primo incarico operativo, dopo aver completato il ciclo formativo all’Accademia della Guardia di Finanza e conseguito con il massimo dei voti la laurea in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria all’Universita’ ‘Tor Vergata’ di Roma. L’Ufficiale subentrante, ventiquattrenne, di origini siciliane, e’ la prima donna alla guida di un Reparto territoriale della Guardia di Finanza nella Provincia di Reggio Calabria.

 
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Pubblicato da su 7 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Rigonfiamento sospetto superdotato fermato – Strano ma vero.


LOS ANGELES – A prima vista potrebbe sembrare la trama di un film o di una barzelletta boccaccesca ma è la realtà. Un uomo è stato fermato dalla sicurezza dell’aeroporto di San Francisco e interrogato a causa di un “rigonfiamento” sospetto che spiccava dai suoi pantaloni. In realtà, Jonah Falcon, 41 anni, non celava alcuna arma. Il “rigonfiamento” era causato dal suo pene di dimensioni fuori dal comune: secondo quanto riferisce la rivista Rolling Stone l’organo riproduttivo di Falcon è lungo 24 cm in stato di riposo e raggiunge i 33 cm se eretto.

L’uomo stava tornando a New York da San Francisco il 9 luglio e ai controlli prima dell’imbarco è stato bloccato da un agente della Transportation Security Administration insospettito dal bozzo che si notava sulla parte sinistra dei pantaloni. Quando l’uomo ha chiarito che in realtà si trattava solo del suo pene gli agenti, ha raccontato, hanno controllato ma senza avvicinarsi troppo.

 
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Pubblicato da su 7 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Tabacco “Pueblo” pieno di pesticidi.


Senza additivi ma con una presenza eccessiva di pesticidi. Quindici per l’esattezza. Tanti sono quelli che il settimanale il Salvagente ha rilevato in una scatola di Pueblo – un tabacco trinciato per sigarette tra i più venduti in Italia – analizzato nelle settimane scorse.
La lista di sostanze indesiderate rilevata, al di là delle concentrazioni, lascia stupiti specie perché il Pueblo, prodotto dalla tedesca Pöschl Tabak, è un trinciato presentato come molto naturale e scelto da tanti consumatori proprio perché è “Senza additivi”, come recitano le etichette, ottenuto solo da “100% foglie di tabacchi Virginia”.

“Un buon tabacco”

Il Pueblo è un “buon tabacco” a sentire i suoi tanti estimatori che sono disposti a spendere 5,40 euro per un astuccio da 30 grammi, un po’ più della media di mercato, per arrotolare sigarette con “una miscela tradizionale realizzata con tabacchi americani Virginia, coltivati anche nelle riserve naturali, in condizioni ottimali, dagli indiani pellerossa d’America”, come assicura l’azienda nelle confezioni. Insomma in un prodotto del genere tutto ti aspetti meno che la presenza contemporanea di 9 insetticidi, 3 fungicidi, 2 nematocidi e un diserbante. Senza considerare poi che, fatta eccezione per il Cymoxanil, la legislazione italiana vieta l’impiego nella coltivazione del tabacco delle altre sostanze rilevate.

L’azienda: “Tutte sostanze legali”

“Tutte le tracce rilevate nelle vostre analisi derivano da sostanze legali e accreditate le cui concentrazioni sono ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge”, assicura al Salvagente Steffen König, responsabile del controllo di qualità della Pöschl Tabak.

Meno pesticidi in un altro campione

Tuttavia, al di là delle concentrazioni, resta da capire come in un prodotto così naturale, siano finiti 15 pesticidi contemporaneamente. Anche in considerazione del fatto che, avendo testato successivamente un secondo campione dello stesso Pueblo ma di un lotto diverso, il Salvagente non ha riscontrato lo stesso tenore di residui.
E allora cosa è successo al primo campione? La sua miscela, il blend di tabacchi selezionati, da dove proveniva? E l’azienda, dopo la segnalazione che il settimanale le ha inviato, quali controlli ha attivato?

“La puzza alcolica”

A questo punto vale davvero la pena riavvolgere il nastro e raccontare la storia dall’inizio. Nel maggio scorso un lettore del settimanale dei consumatori porta in redazione un “barattolo” di Pueblo da 100 grammi perché, appena lo ha aperto, ha avvertito una forte puzza alcolica.

Il Salvagente contatta il distributore italiano del prodotto, la Itagency, per capire cosa può essere successo, indicando il numero di lotto, 75704, del campione sospetto. Il 23 maggio arriva una prima risposta interlocutoria: il distributore spiega che come per tutti i prodotti naturali c’è bisogno di una “conservazione appropriata”, ma che comunque grazie al numero di lotto riportato “potremo girare la segnalazione al produttore in Germania affinché faccia gli opportuni controlli”.

Le analisi

Dalla redazione del Salvagente attendono per alcune settimane ma il responso degli “opportuni controlli” non arriva. E allora decidono di mandare in analisi il prodotto presso il dipartimento di Chimica farmaceutica e Tossicologia della facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli.

Risultati strabilianti

Le quindici sostanze rilevate e la loro concentrazione sono illustrate nella tabella che anticipiamo. Ora nessuno è in grado di capire se c’è un legame tra la presenza dei pesticidi e la “puzza alcolica” riscontrata nel campione. Ma a questo punto è la presenza massiccia di fitofarmaci a insospettire. Il professor Alberto Ritieni, docente di Chimica degli alimenti, ha condotto le analisi sul campione di Pueblo: “I livelli quantitativi e la grande varietà delle sostanze attive che abbiamo riscontrato nel campione di tabacco hanno suscitato un notevole interesse scientifico. Mi preme aggiungere, che se questa stessa situazione fosse stata osservata in un qualsiasi alimento, vegetale o non, avrebbe destato oltre all’interesse scientifico anche una forte preoccupazione dal punto di vista tossicologico e della sicurezza dell’alimento, facendoci attivare una serie di conseguenti azioni di controllo e di verifiche analitiche della filiera”.

Seconda prova ok

Lo stesso laboratorio ha poi ripetuto le analisi su un secondo campione di Pueblo, di un lotto diverso e senza “puzze anomale”, che è risultato “pulito”.
Cosa è successo al primo campione? E, ancora una volta al di là dei pesticidi consentiti o meno, tanto affollamento di fitofarmaci non dovrebbe insospettire un’azienda che della naturalità del prodotto fa, giustamente, vanto?
Il Salvagente ha girato il risultato delle analisi al produttore, la Pöschl Tabak, a cui ha anche rivolto alcune domande. “Il campione in questione è stato prodotto il 4 marzo 2011 e secondo i nostri rapporti interni – risponde Steffen König – ha lasciato i nostri stabilimenti nelle condizioni regolari e in linea con i nostri standard”.

L’azienda: “Tutto ok”

Quanto al risultato delle analisi dalla Pöschl Tabak si tende a rassicurare: “I risultati di tutte le analisi condotte negli ultimi anni hanno mostrato che tutte le foglie di tabacco riportavano zero tracce di pesticidi o ben al di sotto dei limiti legali. Questo in accordo con i risultati riscontrati dal Salvagente sul primo campione. In aggiunta il secondo campione non mostrava alcuna traccia. Per questo non si può parlare di alcuna forma di contaminazione”.

Ma i conti non tornano

“Il tabacco utilizzato per tutti i nostri blend – prosegue il dottor König – proviene da tutte le parti del mondo e le migliori provenienze includono i tabacchi coltivati dagli Indiani d’America. In generale le foglie di tabacco vengono trattate con sostanze agrochimiche consentite e sempre nei limiti previsti dalla legge”.
L’azienda dunque nega che ci sia stato alcun problema, ma al Salvagente i conti non tornano. A cominciare dal fatto che in Italia quelle sostanze riscontrate non sono ammesse nella coltivazione del tabacco.

Tratto da: il salvagente.it
di ENRICO CINOTTI

 

 
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Pubblicato da su 6 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Catanzaro: E’ guerra ad abusivismo ed evasione fiscale. Controlli a tappeto della Gdf.


Dopo l’operazione di venerdì scorso, 3 agosto, la Guardia di Finanza di Catanzaro, per tutta la giornata di sabato, ha eseguito altri interventi di controllo non solo nella città di capoluogo ma anche in diversi centri della provincia.

I militari hanno perlustrato numerosi “quadranti” del territorio per la prevenzione e repressione dei fenomeni di abusivismo e di vendita di merce contraffatta; i “baschi verdi” hanno così eseguito sistematiche perlustrazioni e sequestri soprattutto in aree particolarmente esposte ai fenomeni illeciti.

Pattuglie in “abiti civili” hanno invece effettuato attività ispettive su scontrini e ricevute fiscali, riservando particolare attenzione a diverse località della provincia, come Lamezia Terme, Sellia e Soverato

Complessivamente, nelle due giornate, sono stati eseguiti controllo su 167 esercenti, sono state contestate 56 violazioni alla regolare emissione di documenti fiscali da parte di operatori economici delle più disparate categorie economico-commerciali.

 
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Pubblicato da su 6 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Lamezia: Incidente mortale su via del Progresso.


Lamezia Terme, 6 agosto – Non ce l’ha fatta ed è morto questa notte. Stiamo parlando dell’uomo di 37 anni che ieri sera intorno alle 23:30 ha avuto un incidente alla fine di via del Progresso. Il giovane, l’avvocato Gianluca Materazzo, secondogenito del giudice Materazzo, era in sella alla sua moto e doveva incontrarsi con degli amici presso la vicina stazione di benzina quando un’auto, guidata da una donna, è sopraggiunta e l’impatto è stato inevitabile. Subito sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118  e si è optato poi per il ricovero presso l’ospedale di Catanzaro dove l’uomo è morto questa notte. Dell’incidente se ne stanno occupando i carabinieri, proprio per accertare l’esatta dinamica dell’incidente. L’avvocato deceduto nel frontale era amante delle moto e della sua Harley Davidson con cui ha condiviso l’ultimo viaggio. Un’ennesima crudele tragedia: il giudice Materazzo già anni fa aveva visto morire, sempre per altro incidente sulla 106 vicino la scogliera di Pietragrande di ritorno da una discoteca, il suo primo figlio. Ora, questa nuova tragedia e un dolore atrocemente rinnovato. Via del Progresso, d’altra parte, si conferma via della morte con questo ennesimo incidente. Il tratto dove è avvenuto il sinistro, lo ricordiamo, è ad alto scorrimento, è inoltre un tratto poco illuminato e, spesso, molti veicoli tagliano la strada provocando situazioni pericolose per chi è alla guida e si trova a transitare proprio su questa arteria.

viaLamezia: Incidente mortale su via del Progresso – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 6 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Così si brucia un tumore al pancreas in 30 minuti.


 
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Pubblicato da su 5 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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Catanzaro: Su 82 commercianti 32 non emettono scontrino –


scontrino

Catanzaro, 4 agosto – Trentadue casi di mancata emissione di scontri e ricevute fiscali sono state scoperte dai militari della Guardia di finanza della provincia di Catanzaro nel corso di controlli nei confronti di 86 attività commerciali. Gli accertamenti hanno riguardato attività commerciali di varia natura di Catanzaro e dei comuni della provincia. I finanzieri hanno effettuato anche numerosi controlli contro la vendita di prodotti contraffatti. In particolare sono stati sequestrati oltre 400 oggetti con marchi contraffatti e denunciare 6 persone. In particolare si tratta di 392 capi di abbigliamento e 20 profumi.

viaCatanzaro: Su 82 commercianti 32 non emettono scontrino – il Lametino.it.

 
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Pubblicato da su 4 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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LAVITOLA A BERLUSCONI: «TORNO E TI SPACCO IL CULO»


Torno e ti spacco il culo”, scrive Valter Lavitola a Berlusconi sotto il biglietto di ritorno per l’Italia mostrato all’avvocato Gennaro Fredella. “Dobbiamo parlare con il nano maggiore – gli fa eco Carmelo Pintabona – una volta che lui è fuori dobbiamo sederci a tavola per giocare una briscola, ed è una briscola che perde di sicuro ”. Una briscola da cinque milioni di euro, il prezzo dell’estorsione costata ieri un nuovo ordine di custodia cautelare per l’ex direttore de l’Avanti! , già detenuto. Con la stessa accusa è finito in carcere Carmelo Pintabona, faccendiere siciliano con interessi in Argentina legato all’Mpa di Raffaele Lombardo, latore delle richieste estorsive. Nell’indagine sono coinvolti anche l’avvocato Alessandro Sammarco, pronto a volare in Argentina da Lavitola per interrogarlo nell’interesse di Berlusconi (indagato per induzione alle dichiarazioni mendaci), l’avvocato di Lavitola Eleonora Moiraghi e un amico siciliano di Pintabona, Francesco Altomare.

Grazie alle testimonianze della sorella di Lavitola, Maria che ha riferito parole della compagna del fratello, Neire Cassia Pepe Gomez, e numerose intercettazioni telefoniche (tra cui una telefonata-confessione di Pintabona) i pm napoletani Henry Woodcook e Vincenzo Piscitelli hanno ricostruito tutte le tappe della richiesta di cinque milioni di euro partita con una lettera battuta al computer nella casa di Lavitola a Panama, e poi inviata ad una casella di posta elettronica della quale entrambi possedevano la password. I due magistrati sono piombati ieri a Palermo per l’arresto di Pintabona e in mattinata hanno incontrato il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, con il quale hanno avuto uno scambio di informazioni utili alle rispettive inchieste, entrambe per estorsione nei confronti dell’ex premier. Convocato il 26 luglio scorso, Berlusconi ha disertato anche l’appuntamento napoletano.

LA SORELLA MARIA E LA RICHIESTA DI SOLDI

È Maria Lavitola a rivelare ai pm un incontro nel novembre scorso a Roma, alla fermata della metro Anagnina, con Neire Cassia Pepe Gomez, appena giunta dal sudamerica: “Con la Neire andammo nello studio dell’avvocato Fredella, che mi disse che mio fratello Valter aveva spedito una mail o un fax all’on. Berlusconi con il quale mostrava un biglietto aereo di ritorno in Italia con sotto scritto: “Torno e ti spacco il culo’’ . Fredella non è d’accordo, considera il suo cliente ‘pazzo’ ,e rivela a sua volta a Maria Lavitola di avere incontrato l’avvocato di Berlusconi, Alessandro Sammarco.

I PROBLEMI DEL LEGALE

“Mi disse che era andato nello studio della sua collega Nicla Moiraghi credendo di incontrare un investigatore privato, ma invece trovò Sammarco – r ivela Maria Lavitola – il quale gli disse che si sarebbe recato egli stesso in Argentina per incontrare Valter ed esporgli i termini dell’accordo che prevedeva, tra l’altro , la garanzia per mio fratello di un’adeguata difesa. Gli disse poi che la possibilità di offrire la salvezza a Valter, perché la salvezza di Valter era la salvezza del suo cliente ”.

ITALIANI D’ARGENTINA

Sammarco appare determinato a partire e in effetti vengono spesi seimila euro per acquistare due biglietti Roma-Buenos Aires per il legale di Berlusconi e l’avvocato Moiraghi. La somma arriva in contanti, e per i pm è il tentativo di non lasciare tracce visibili del viaggio. Ma i due legali di Lavitola considerano l’interrogatorio di Sammarco ‘inopportuno’ e sconsigliano il loro cliente, invece entusiasta, ad affrontarlo. “Lavitola si mostrò molto contrariato – dice Fredella – ma pretese di incontrarsi almeno con la Moiraghi”. Che, infatti, partì. Sola.

IL RISCONTRO MESSO A VERBALE

Interrogato dai pm Fredella ha confermato sostanzialmente l’episodio, negando però di avere ascoltato quest’ultima frase. Che Alessandro Sammarco, sentito dal Fatto , nega di avere pronunciato: “È vero – dice – ho incontrato Fredella, ma era doveroso farlo dovendo sentire un suo cliente. I biglietti sono stati pagati da un’agenzia su incarico del mio cliente, non so nulla del pagamento, ma tenderei a escludere i contanti. E non ho mai parlato di salvezza di Lavitola, l’unica ad interessarmi è quella di Berlusconi”.

IL FACCENDIERE DEI DUE MONDI

Carmelo Pintabona? “Un mio amico carissimo”, detta a verbale Lavitola, che poi prosegue nel goffo tentativo di sminuirne il ruolo di “latore dell’estorsione”. Amico, prestanome, sponsor e soprattutto socio “negli affari del pesce”, Pintabona assiste a Panama alla scrittura della lettera a Berlusconi, gli presta centomila euro, gli compra persino il biglietto di ritorno in Italia e poi “confessa ” al telefono al suo amico Francesco Altomare: “Mi aveva chiesto di intermediare con il presidente” (Berlusconi, ndr), che lui chiama “nano maggiore”. Pintabona arriva a pochi passi da Berlusconi (non si capisce se a palazzo Grazioli o ad Arcore), ma è fermato dalla polizia, che lo avverte: “Non lo sa che è reato incontrare un latitante?”. E nell’attesa della scarcerazione dell’amico Valter progetta la costruzione di 400 mila case in Argentina con l’appoggio della Presidente del paese sudamericano e coltiva sogni megalomani: “Io sto aspettando che Valter esca tranquillo, e quando lui uscirà, io mi siederò con Putin, con Lula, Condoleezza Rice, mi siederò con persone che questi manco se lo sognano. Valter (ndr) mi ha scritto una lettera, non a me, l’ha mandata a Caselli (Esteban, senatore eletto nel Pdl in Argentina, (ndr) e mi ha mandato molti saluti anche per altre persone …a Carmelo gli voglio tantissimo, tanto bene, me lo ha detto lui, tu mi hai salvato la vita, come ti ripago?”.

ILMERCENARIO GENTILUOMO
Un Lavitola molto diverso da come lo ha descritto la sua compagna Neire Gomez nell’incontro con la sorella Maria alla fermata della Metro Anagnina. “Era tornata in Italia in segreto e mi disse che Valter stava sclerando, perché assumeva con frequenza psicofarmaci. Lo aveva sentito poco prima e le aveva detto che era in Argentina dove stava eseguendo lavori come mercenario, lavori che gli stessi argentini rifiutavano di eseguire perchè pericolosi. La Neire – continua Maria – mi disse che temeva per la propria vita perchè in passato aveva lavorato con il fratello per conto dei servizi segreti. Mi disse che per Valter la vita umana non valeva nulla e questo lo aveva dimostrato in tante circostanze anche se non si era mai spinto a commettere omicidi personalmente ma ne aveva commissionati”.

viaLAVITOLA A BERLUSCONI: «TORNO E TI SPACCO IL CULO» « JACK’S BLOG.

 
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Pubblicato da su 4 agosto 2012 in Notizie & Politica

 

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