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Archivio mensile:ottobre 2013

Senato: approvato il ddl che devasta la Costituzione.


Via libera ieri al ddl costituzionale che istituisce il ” Comitato parlamentare per le riforme costituzionali” e modifica l’art. 138 della Carta. Contrari M5S e Sel. L’ultima parola spetta alla Camera.

Il voto è arrivato nonostante le proteste di molti cittadini e costituzionalisti che il 12 ottobre sono scesi in piazza a Roma contro la riforma della Costituzione ideata dalle larghe intese. Il ddl costituzionale 813-b, una volta approvato anche alla Camera per la seconda volta, affiderà a un comitato di 42 parlamentari (20 senatori e 20 deputati, più i presidenti delle commissioni Affari costituzionali) il compito di riscrivere i titoli I, II, III e V della seconda parte della Costituzione, riguardanti Parlamento, presidente della Repubblica, governo, regioni, province e comuni. Di fatto, metà del testo costituzionale. Per bruciare i tempi, il disegno di legge stravolge di fatto anche l’articolo 138 della Carta, dimezzando da tre mesi a 45 giorni l’intervallo tra le due letture con cui le Camere approveranno la futura legge di riforma.

 
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Pubblicato da su 27 ottobre 2013 in Notizie & Politica

 

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Il decreto del governo sarebbe una ferita alla democrazia.


p2 adp Il decreto del governo sarebbe una ferita alla democrazia

Il Paese continua a sprofondare e loro continuano a litigare su tutto. Stiamo sull’orlo del baratro? I nostri politici se ne fregano e proseguono nel bisticciare sulla decadenza del condannato Berlusconi. Questo governo delle larghe intese e l’anomala maggioranza che lo appoggia, infatti, non sono riusciti ad approvare un solo provvedimento per migliorare la situazione economica dell’Italia. La legge di stabilità si è rivelata un salasso per le fasce medio basse della popolazione e ha lasciato intatti i privilegi dei ricchi e della Casta. Non sono riusciti neanche ad iniziare la discussione sull’abrogazione del Porcellum, la prima riforma che doveva fare questo Parlamento.  Le litigiose Camere ora rischiano di essere umiliate con una decisione presa per decreto dal governo, nel frettoloso tentativo di anticipare la sentenza della Consulta che si pronuncerà sulla costituzionalità di questa legge elettorale il 3 dicembre. Tutti sanno che legiferare in materia di legge elettorale è stretta prerogativa del Parlamento. Ma l’esecutivo, con la scusa che si tratta di una decisione urgente, potrebbe scavalcarlo. Sarebbe l’ennesima ferita alla democrazia e alla nostra repubblica parlamentare che, con la riforma costituzionale che sta andando avanti in Parlamento, alcuni spregiudicati vorrebbero trasformare in presidenziale, copiando il modello piduista di Licio Gelli. – See more at: http://www.antoniodipietro.it/2013/10/il-decreto-del-governo-sarebbe-una-ferita-alla-democrazia#sthash.5eZ3l0AH.dpuf

 
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Pubblicato da su 26 ottobre 2013 in Notizie & Politica

 

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LAMEZIA TERME: mostra di funghi nel weekend.


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Oggi e domani alle 9 nel Chiostro del complesso monumentale San Domenico mostra di funghi organizzata dall’associazione micologica e naturalistica “Lametino” e patrocinata dal Comune. Sono previste visite guidate per i ragazzi delle scuole e gli appassionati.
Alla realizzazione dell’evento concorrono 30 soci e tanti volontari il cui obiettivo principale è quello di realizzare un’esposizione con le diversi tipologie di funghi. Un percorso ideale per parlare di rispetto della natura, partendo dall’educazione alla raccolta al consumo dei miceti in piena sicurezza. Visitando la mostra si potranno osservare le caratteristiche di centinaia di specie che variano a seconda delle condizioni climatiche e che provengono prevalentemente dalla Sila Piccola.
«L’iniziativa, ha detto il micologo Gennaro Di Cello, rappresenta anche un importante momento d’informazione riguardo la raccolta e il consumo di funghi con un’attenzione pure alla prevenzione e alla consapevolezza del rischio di avvelenamento. Il tentativo non è solo quello di dare maggiori notizie all’amatore, ma piuttosto quello di promuovere il piacere di raccogliere miceti in maniera consapevole e sicura».
La rassegna fornirà anche dei dati circa le moltissime specie presenti in Calabria, che sono inclusi nel “Progetto speciale funghi” per la mappatura regionale. Un piano al quale i promotori dell’evento stanno collaborando da diversi mesi con i micologi Di Cello, Ernesto Marra e Vincenzo Curcio.

L’associazione è nata nel 2002 ad opera di appassionati e studiosi che ancora oggi in gran parte la rappresentano. Da allora il gruppo è cresciuto e si è evoluto: i soci sono diventati alcune centinaia. Il gruppo, nell’ambito della prevenzione degli avvelenamenti da funghi, della cultura micologica ed ecologica, organizza annualmente diverse attività: corsi, escursioni, gite aperte non solo ai soci ma a chiunque intende acquisire nuove informazioni e conoscenze in campo ambientale e micologico. S’iscrivono all’associazione persone interessate ai funghi, ma anche più in generale alla natura, all’ambiente e alla salute.

http://www.lameziainstrada.it/in-citta/manifestazioni/lamezia-terme-mostra-di-funghi-nel-weekend.html

 
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Pubblicato da su 26 ottobre 2013 in Notizie & Politica

 

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Addio a Giuliano Gemma, morto l’eroe del “western all’italiana” (foto)


ROMA – Giuliano Gemma è morto la sera del 1° ottobre, a 75 anni, in seguito a un grave incidente stradale avvenuto a Cerveteri, vicino Roma.  Un eroe del western all’italiana, ma anche l’interprete di tanto cinema d’autore, da Luchino Visconti a Valerio Zurlini.

Nato a Roma il 2 settembre 1938, ma emiliano di adozione, Gemma arriva al cinema giovanissimo, ma quasi per caso e grazie alla passione sportiva. Ha appena 20 anni quando strappa la prima apparizione su un set (‘Venezia, la luna e tu’ di Dino Risi) e appena due di più quando il giovane Duccio Tessari lo scopre sul set di Messalina.

Morto l'attore Giuliano Gemma

Tessari se ne ricorderà nel 1962, al momento di debuttare con il mitologico ‘Arrivano i titani’ e gli affiderà il ruolo del forzuto Crios. Scelta azzeccata, sia perché il ragazzo ha alle spalle una buona carriera d’atleta con predilezione per il pugilato, sia perché la passione del cinema lo ha portato a girare i set di Cinecittà come comparsa e stuntman, lavori grazie ai quali è stato anche al fianco di Charlton Heston in Ben Hur e di John Barrymore ne ‘I cosacchi’.

Che Gemma non passi inosservato sulla scena del cinema italiano lo conferma anche la scelta di Luchino Visconti che, nello stesso 1962, lo vuole a fianco di Alain Delon e dell’imberbe Mario Girotti (poi Terence Hill) per dar vita al gruppo garibaldino del Gattopardo. A Gemma tocca il ruolo del generale rivoluzionario, il ‘diavolo rosso’ che Delon/Tancredi esibisce a Palazzo Salina come compagno di galanterie e colpi di mano, rinnegati appena indosserà l’uniforme sabauda.

Decorato con gli alamari garibaldini o svestito con i muscoli lucidi in bella vista, Gemma fa sempre bella figura, ma si impiglierebbe in ruoli stereotipati se non avesse la fortuna che già era arrisa al suo mito, Burt Lancaster, incontrato sul set di Visconti. Entrambi costruiscono la prima parte della carriera sulla fisicità (l’italiano si conferma campione del box office europeo di allora, due avventure di Angelica); entrambi diventano divi grazie al western.

Gemma troverà il suo John Ford ancora in Tessari che, nel 1965, gli affida il ruolo da protagonista nello spaghetti western Una pistola per Ringo. Un successo: l’unico personaggio che rivaleggi in popolarità con il pistolero senza nome inventato da Sergio Leone per Clint Eastwood.

Come Montgomery Wood, Giuliano Gemma cavalca una decina di volte nel western all’italiana e ogni film è un successo, tanto da diventare popolarissimo anche all’estero, dall’America al Giappone. L’avventura, il coraggio, l’esibizione della possanza fisica, lo accompagnano da sempre: il servizio militare lo ha fatto nei Vigili del fuoco di Roma, guadagnandosi onori e fama.

Alla fine degli anni ’60 il suo nome è una garanzia al botteghino, ma proprio allora Gemma scopre un secondo aspetto della sua personalità artistica proiettandosi ai confini del cinema d’autore (da Corbari di Valentino Orsini, 1971 a Delitto d’amore di Luigi Comencini, 1973 a Circuito chiuso di Giuliano Montaldo, 1978).

Prova la commedia (Anche gli angeli mangiano fagioli, 1972), cerca la guida dei grandi maestri (Il deserto dei tartari di Valerio Zurlini, 1976), sceglie modelli epici (Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri, 1977) e autoironici (Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, 1986). E quando c’e’ bisogno di lucidare il blasone, rimonta a cavallo e offre il suo volto al leggendario Tex Willer di Monelli in Tex e il signore degli abissi, ancora una volta con il fido Duccio Tessari nel 1985.

Un film che diventa oggetto di culto (lo è ancora) e rilancia una popolarità che l’attore sfrutta per farsi largo nella fiction televisiva, intuendone tra i primi le potenzialità popolari. Una ‘seconda’ carriera proseguita fino ad oggi: basti pensare alla recente serie de ‘Il capitano’.

Divo di quasi 100 film, l’indimenticabile ufficiale del Deserto dei tartari (il suo capolavoro, per il quale ha partecipato all’omaggio a Zurlini all’ultimo festival di Cannes, con la presentazione della copia digitalizzata del film), l’uomo che ha lavorato a fianco di star internazionali quali Kirk Douglas, Rita Hayworth, Henry Fonda, John Huston, Klaus Kinsky, Fernando Rey, Francisco Rabal, Lee Van Cleef, Florinda Bolkan, Liv Ullman, Van Johnson, Ely Wallach, Jack Palance, Max von Sydow, Philippe Noiret, CatherineDeneuve, Ursula Andress, Senta Berger, Claudia Cardinale, aveva scoperto di recente la passione per la scultura, arte che ha coltivato insieme allo sport (scalate, sci, paracadutismo) e alla recitazione.

(Foto Ansa)

Addio a Giuliano Gemma, morto l'eroe del "western all'italiana" 2Addio a Giuliano Gemma, morto l'eroe del "western all'italiana" 3

Addio a Giuliano Gemma, morto l'eroe del "western all'italiana" 4

Addio a Giuliano Gemma, morto l'eroe del "western all'italiana"

http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/addio-a-giuliano-gemma-morto-leroe-del-western-allitaliana-1680983/

 
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Pubblicato da su 2 ottobre 2013 in Notizie & Politica

 

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Tenta il suicidio perché non lavora, salvato dalla polizia.


Tenta il suicidio perché non lavora, salvato dalla polizia

VIBO VALENTIA Gli agenti della polizia di Stato di Vibo Valentia hanno sventato il suicidio di un uomo di 56 anni, originario di Catania e residente a Mileto, nel vibonese. L’uomo, depresso a causa della perdita del lavoro, si era incamminato lungo la linea ferroviaria aspettando l’arrivo di un treno. I poliziotti sono riusciti a bloccare il convoglio impedendo all’uomo di togliersi la vita. Il cinquantaseienne, ricoverato in ospedale, ha poi raccontato il motivo del gesto.

 
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Pubblicato da su 1 ottobre 2013 in Notizie & Politica

 

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